Dismorfofobia, disturbo da dismorfismo corporeo, disturbi dell’immagine corporea

 

La persona che soffre di dismorfofobia è costantemente preoccupata del suo aspetto fisico e di qualche difetto immaginario. Raramente è presente un’ effettiva e minima anomalia fisica che, tuttavia, non giustifica la preoccupazione generalmente eccessiva.

La dismorfofobia insorge generalmente in età adolescenziale o in età adulta, senza differenze tra genere femminile e maschile. Le persone affette da dismorfismo corporeo riferiscono principalmente di avere difetti nel volto, nei genitali e nel seno. La persona si lamenta di avere rughe eccessive, di perdere i capelli, di ritenere il proprio naso eccessivamente grosso o brutto, di avere il viso non simmetrico , si lamenta della forma delle proprie labbra, ecc.

I criteri diagnostici per il riconoscimento del disturbo da dismorfismo corporeo secondo il DSM IV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) sono:

- preoccupazione per un supposto difetto dell’aspetto fisico. Se è presente una piccola anomalia, l’importanza che la persona le dà è di gran lunga eccessiva;

- la preoccupazione causa disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti;

- la preoccupazione non risulta meglio attribuibile a una altro disturbo mentale (l’insoddisfazione riguardante la forma e le misure corporee nell’anoressia nervosa).

 

Le persone che soffrono di dismorfofobia sono, come abbiamo detto sopra, costantemente preoccupate del proprio aspetto fisico. Questo può determinare condotte di evitamento sociale fino a sfociare in veri e propri disturbi conseguenti come la fobia sociale. La persona, infatti, può evitare situazioni di interazione con gli altri semplicemente perché non si sente e non si vede come vorrebbe essere. La sua immagine corporea (ciò che la persona raffigura mentalmente), corrisponde sempre a qualcosa di estremamente sgradevole anche se non vi sono effettivi e riscontrabili difetti, la sua autostima decresce sempre di più. La persona con dismorfismo cercherà in tutti i modi di modificare questo presunto difetto con metodiche chirurgiche che non faranno altro che innescare una spirale di ulteriori e continue richieste di modifiche nell’aspetto.

 

Cosa fare?

Il disturbo da dismorfismo corporeo, pur essendo un problema a volte complesso, può giovarsi di una psicoterapia validata scientificamente, che agisca sulla percezione del proprio corpo, sulla propria autostima, sulla percezione di efficacia e risultare, quindi, di aiuto nella risoluzione del problema.

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